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Cavolfiore
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Il cavolfiore è un ortaggio che necessita una discreta cura nella coltivazione; il terreno deve essere ricco (ma senza eccedere), pertanto (nella rotazione colturale) questa varietà di Brassica oleracea andrebbe coltivata sempre per prima.
Il cavolfiore necessita ampi spazi di separazione tra le piante al fine di consentirne lo sviluppo della massa fogliare, ragion per cui non deve assolutamente mancare un'abbondante irrigazione.
Le varietà precoci di cavolfiore necessitano la semina in serra nel mese di marzo, mentre quelle tardive in aiuole all'aperto nel periodo tra aprile e maggio; il trapianto avviene a distanza di un mese o 45 giorni (la distanza idonea alla coltivazione del cavolfiore è di circa 50X50cm). NB: è fondamentale ricordare che per ottenere un cavolfiore di colore bianco candido è necessario legare le foglie esterne sul fiore o piegarne alcune sopra.
Il cavolfiore necessita ampi spazi di separazione tra le piante al fine di consentirne lo sviluppo della massa fogliare, ragion per cui non deve assolutamente mancare un'abbondante irrigazione.
Le varietà precoci di cavolfiore necessitano la semina in serra nel mese di marzo, mentre quelle tardive in aiuole all'aperto nel periodo tra aprile e maggio; il trapianto avviene a distanza di un mese o 45 giorni (la distanza idonea alla coltivazione del cavolfiore è di circa 50X50cm). NB: è fondamentale ricordare che per ottenere un cavolfiore di colore bianco candido è necessario legare le foglie esterne sul fiore o piegarne alcune sopra.
Un’uva da tavola segue un ciclo di vita diverso da una da vino, visto che è messa in commercio a maturazione piena degli acini, quando gli zuccheri hanno sostituito gli acidi presenti nell’acino stesso; le uve da vino invece sono raccolte quando presentano ancora una bella acidità, utile per l’invecchiamento della tanto amata bevanda alcolica.
Grazie a un lavoro condotto da professionisti dell’agricoltura con impegno e dedizione nella Penisola, la sua coltivazione e vendita rappresenta una bella forma di approvvigionamento. La Puglia, la Sicilia e la Basilicata permettono infatti all’Italia di essere oggi il leader europeo nella produzione di uva da tavola.